Benvenuti nel sito-blog dedicato a Perfetto, il primo libro de La Trilogia di Lilac.
Qui troverete tutte le info riguardanti la storia, i personaggi, i luoghi di Perfetto.
Nella sezione La Tecnologia, scoprirete quali sono stati i miei spunti per la creazione del mondo di Lilac, mentre nella sezione Extra troverete la playlist, nuovi capitoli e tante altre chicche.

LA TECNOLOGIA

Sono tante le innovazioni contenute in Perfetto.
Prima fra tutte, quella che consente alle donne di riprodursi senza l'ausilio del maschio.
Per alcune di queste innovazioni ho effettuato piccole e grandi ricerche. Altre, invece, le ho inventate di sana pianta.

Andiamo con ordine.

1. Riproduzione tramite il midollo osseo.
Karim Nayernia è uno scienziato iraniano che lavora all'università di Newcastle, in Inghilterra, e si occupa di ricerca sulle cellule staminali. Una delle sue ricerche è incentrata sulla possibilità di ricavare (passatemi il termine molto semplice) lo sperma dal midollo osseo femminile e utilizzarlo per la procreazione. Gli studi condotti dal gruppo di Nayernia sono agli inizi, e sono accompagnati da dubbi e polemiche di carattere etico. Se le sue teorie fossero giuste, infatti, le donne non avrebbero più bisogno di un maschio per procreare. Potrebbero, proprio come accade in Perfetto, fare tutto da sole.

La ricerca in tal senso è agli inizi. Si ipotizza che un esempio di riproduzione "al femminile" sarà fattibile non prima di dieci anni. Tuttavia lo spunto c'è, ed è uno spunto forte.
Da questa idea, è nata la riproduzione tramite midollo osseo di cui si parla in Perfetto. Una base reale, unita alla mia fantasia.

2. Cibo, medicine e vitamine in pillole.
Nel mondo di Lilac, il cibo è realizzato in laboratorio per mezzo di pillole contenenti elementi nutritivi, vitamine e quant'altro.
Mentre ero in fase di ricerca per questo argomento, mi sono imbattuta in un sito gestito da un gruppo di persone che, a quanto pare, dedicano la propria vita ad organizzarsi in vista di un'eventuale apocalisse. Sul sito, fra le varie cose, venivano spiegati i metodi per mettersi al sicuro in maniera più efficace e cosa aspettarsi dal mondo post apocalittico in termini di energia, natura e cibo. Fra le varie voci, ce n'era anche una, molto dettagliata, dedicata al cibo in pillole.
Un po' perché quel sito mi ha messo addosso molta ansia, un po' perché non mi andava di approfondire troppo l'argomento, ho ignorato ogni aspetto reale della questione.
So, come tutti, che esiste del cibo distribuito in razioni più piccole del normale (penso ai militari in guerra, penso agli astronauti) e so che esistono vitamine e medicine in capsule. Non esistono ancora capsule al sapore di torta al cioccolato o pasta al forno, e sinceramente spero di non dover mai vedere il giorno in cui verranno usate.

In Perfetto, il cibo è stato ridotto in piccole capsule a causa della scarsità e degli alti costi delle materie prime. Una mia invenzione, quindi.

3. Il cilindro che crea gli abiti.
Quella del cilindro che crea gli abiti dopo che una donna ha impostato misure e gusti tramite il tablet è una mia idea che viene, essenzialmente, da un desiderio tutto femminile. Chi non vorrebbe un aggeggio del genere. Niente occhiatacce delle commesse quando esci dal camerino per specchiarti, niente sensi di colpa quando vai in negozio per chiedere un paio di jeans più grandi dell'ultima volta. Possibilità, in particolare, di personalizzare al massimo il proprio guardaroba.
Il cilindro di cui avete letto nel libro ha le dimensioni di un boiler che varia, in altezza, a seconda della donna che dovrà utilizzarlo. E' un oggetto personale, collegato al tablet della proprietaria. Crea un abito (o un paio di scarpe, o un cappello) grazie alla particolare stoffa neutra (di colore bianco) in vendita nei negozi.
La stoffa è diversa da quella che conosciamo noi. Si tratta di una stoffa high-tech, che viene modellata nel cilindro, invece che cucita.

Che io sappia, non esiste nulla di simile al cilindro che io ho inventato.
Esiste da poco, però (e l'ho scoperto durante l'estate, rimanendo a bocca aperta), una comunissima macchina da cucire in grado di funzionare in modalità wifi grazie ad un personal computer programmato con il punto da eseguire.

4. I filtri.
Nel capitolo 8 e nel capitolo 14, Baguette parla dei filtri per i rubinetti che Francesca ha sistemato nello zaino di Lilac. Sebbene non siano un elemento importante nel racconto, ci tengo comunque a parlarne, o meglio, a farvi ascoltare le parole molto semplici di uno scienziato che sembra aver trovato il modo di consumare meno acqua e meno detergente. L'acqua è un bene sempre più scarso, che si spreca in quantità notevoli. Nel mondo di Lilac, le donne la usano in maniera giusta. Spero che i filtri diventino presto una realtà per tutti.

5. Le biposto ed il motore ad aria.
L'auto guidata da Lilac può portare al massimo due persone, e per questo viene comunemente chiamata bisposto. Esistono anche le quadriposto (auto che possono portare al massimo quattro donne), ma sono una rarità. Nel mondo di Lilac, infatti, ogni bambina può guidare la sua biposto a partire da 9 anni. Si tratta di un mezzo molto semplice da maneggiare. E' l'equivalente di una bicicletta di oggi.
Inoltre, è raro che le famiglie siano numerose. Ogni donna procrea una, al massimo due volte, visti i rischi che si corrono. Per queste ragioni, non c'è necessità di avere veicoli più grandi.
Nella mia mente, la biposto è molto simile alla Renault Twizy, con l'unica differenza che, nel caso della biposto, i posti a sedere sono affiancati. La biposto di Lilac è rossa e nera.
Le biposto (più in generale, tutti i veicoli del nuovo mondo) si muovono grazie alle batterie ad energia solare, le quali si occupano di alimentare la parte elettrica della vettura, e grazie al motore ad aria, di cui si parla in uno dei primi capitoli di Perfetto.
Il motore ad aria è una realtà. Tuttavia, proprio come spiega Baguette, ad oggi il suo utilizzo presenta diverse difficoltà tecniche, ad iniziare dal congelamento del motore. Nel mondo popolato dalle donne che io ho immaginato, però, questo problema è stato largamente superato, infatti il motore ad aria usato da Lilac è molto più evoluto di quello che esiste oggi.

6. Le api.
Se le condizioni climatiche non cambiano (e alla svelta), dubito che fra una cinquantina d'anni mangeremo miele prodotto in maniera naturale. Le api, infatti, sono in grande pericolo assieme a tanti altri insetti.
I cambiamenti climatici minacciano l'ecosistema in cui le api nascono, maturano e raccolgono nettare. L'assenza di stagioni definite e l'aumentare costante delle temperature: sono questi i pericoli più grandi.
Come dice Elia, senza fiori non c'è nettare, e senza acqua non ci sono fiori.
Il processo di desertificazione minaccia non solo il progresso umano, ma anche (e soprattutto) quello naturale.
Quando ho iniziato a scrivere Perfetto, una delle domande a cui ho subito dovuto dar risposta è stata: Come si nutrono le persone che vivono in Italia? Risposta: all'inizio, e per diversi anni dopo la Sindrome, è stato possibile nutrirsi con ogni tipo di cibo. Quando questo è finito, però, è arrivata la necessità di seminare e raccogliere, e (nel caso degli abitanti di Pontenero) di produrre il miele.
Come viene detto nel libro, le arnie appartengono a Marco, che le ha ereditate da suo padre e da suo nonno.
Nell'introdurre il miele in un contesto post apocalittico, fra gente che non ha molto e in un ambiente solo in parte incontaminato, mi sono presa una grande libertà. Tuttavia ho deciso che, proprio perché a Pontenero esistono quelle basilari condizioni (umane e naturali) che hanno permesso ai suoi abitanti di viverci per anni, la produzione del miele non era poi così assurda.
Nel mondo di Lilac, le api non esistono. La vegetazione è artificiale, e le poche piante naturali non sono sufficienti a garantire la sopravvivenza di insetti così delicati.